Tommaso Baldo

CICHERO

Storia e memoria di una divisione partigiana

Sulle montagne dell’entroterra ligure, nell’inverno tra il 1943 e il 1944, un pugno di straccioni male armati dichiara guerra alle truppe del Reich e ai loro servi fascisti. Nel giro di pochi mesi, quegli “straccioni” diventeranno una formazione di centinaia e poi di migliaia di combattenti: la divisione garibaldina Cichero. Per più di un anno, e fino alla resa dei conti finale, la Cichero terrà testa ai nazifascisti, liberando un’area vastissima a cavallo di tre regioni e sperimentando forme di democrazia dal basso. Il tutto dimostrandosi più forte dei rastrellamenti, delle rappresaglie e delle stesse polemiche interne. Una storia, quella raccontata da Tommaso Baldo, unica nella sua straordinarietà e, al tempo stesso, esemplare nel suo contenere in sé tutte le componenti della Resistenza, le tante “italie” antifasciste. Una storia di operai in armi e alpini che disubbidiscono, ma anche di coriacei preti di montagna e di staffette costrette a combattere in primo luogo contro il sessismo dei propri compagni. Tra i protagonisti, Bisagno, un giovane ufficiale cattolico destinato a diventare «il primo partigiano d’Italia» e il suo commissario politico, il comunista Marzo, reduce dalle Brigate Internazionali di Spagna: figure di un’epopea collettiva, perennemente in bilico tra la fratellanza ribelle e la disciplina di partito. Un momento straordinario e terribile, in cui traiettorie diverse si incrociano per poi tornare ad allontanarsi, ciascuna raccontando alla propria maniera la lotta comune, sino a ritrovarsi in un paese che sembra aver deciso di cancellare – o falsificare – la memoria di quella che fu la lotta partigiana nella guerra civile italiana.

14.25

Scheda Bibliografica

Autore Tommaso Baldo
Pagine 160
Formato cm 13 x 20 brossurato con bandelle
Red Star Press Unaltrastoria
ISBN 9788867183418