IN SEGNO DI SFIDA
Storia anarchica della Banda Bonnot
«La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla»: avvolte nella leggenda, le parole di Jules Bonnot hanno attraversato un secolo di storia, facendosi manifesto di ribellione e rifiuto senza compromesso di qualunque ingiustizia commessa in ogni tempo, a ogni latitudine. Perché la Banda Bonnot non fu solamente il primo gruppo di espropriatori a utilizzare l’automobile per compiere le rapine ai danni di banche e ricchi possidenti. Le azioni della Banda, infatti, avvenivano sempre di giorno, alla luce del sole, per amplificare il loro reale scopo: spaventare i detentori dell’ordine costituito e irridere i suoi custodi, affinché fosse chiaro come nulla è immutabile, tantomeno ciò che di brutto regola da sempre il mondo che viviamo. Ma chi era veramente Jules Bonnot? E cosa pensavano, come vivevano e cosa fu a spingere lui e i suoi sodali, tutti figli di operai, osti e ciabattini, a rifiutare il proprio destino sociale per passare all’azione?
Le matite di Giorgio Pratolongo cercano la risposta nei bassifondi di Parigi, insieme a gente come Raymond “La Science” Callemin, Octave Garnier, Édoard Carouy, André Soudy, Eugène Dieudonné, René Valet, Étienne Monier… i bandits tragiques protagonisti della grande epopea della Banda Bonnot: una vicenda la cui sorte ha senz’altro beffato i giudici e la polizia, restando libera per sempre.
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Scheda Bibliografica
Autore | Giorgio Pratolongo |
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Pagine | 72 a colori |
Formato | cm 17 x 23 |
Red Star Press | Tutte le Strade |
ISBN | 9788867183999 |