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IL LIBRETTO ROSSO DI GESÙ

Strappato alla censura ecclesiastica, il «quinto vangelo» di Cristo invoca la giustizia sociale e annuncia la rivoluzione

Nella Palestina di duemila anni fa, in una terra oppressa dalla dominazione romana e angariata dalla gerarchia sacerdotale, collusa con il potere di Roma, la predicazione di Cristo fu un fatto talmente eccezionale da giungere fino a noi.

E in effetti il corollario di persecuzione e morte che accompagna il figlio del falegname è meno difficile da capire se, pensando a Gesù, si pensa a qualcuno più interessato a cambiare radicalmente questo mondo che a rimandare la «salvezza» all’avvento di un ipotetico mondo a venire.

Le stesse immagini che accompagnano l’esistenza del re dei Giudei – dalla cacciata dei mercanti dal Tempio al Discorso della montagna , in cui si teorizza la necessità di sovvertire la povertà – sembrano più in linea con la biografia di un rivoluzionario che con quella di un pio adoratore dello spirito.

Portate «fuori dal tempio» dalla ricerca di Fabio Zanello e strappate a duemila anni di censura ecclesiastica, queste immagini si traducono in un «quinto vangelo», Il libretto rosso di Gesù, mostrandosi finalmente per quello che sono: una battaglia mai conclusa per conquistare – qui e ora – l’unica, vera pace.

Quella della giustizia sociale.

15.20

Esaurito

Scheda Bibliografica

Autore Fabio Zanello
Pagine 160
Formato 13×20
Collana I libretti rossi
ISBN 9788867180615

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