QUESTO È IL BLUES
Autobiografia di un negro bianco
Milton “Mezz” Mezzrow è un giovane sbandato per le vie di Chicago mentre il Novecento inizia a divorare il mondo.
Innamorato della cultura dei neri d’America inizia a suonarne la musica, diventa clarinettista, lo chiamano i locali, suona con Louis Armstrong, con i big di quella cultura nera ancora misteriosa ed underground.
Delinquente e miserabile viene sbattuto in riformatorio dove pretende di essere messo nel braccio dei neri, perché lui, Mezz, non è più bianco, ma negro a tutti gli effetti.
Fuori dal carcere, Mezzrow è il primo bianco a suonare come i neri e con i neri. Inventa la sua orchestra.
Sopravvive a stento, si sposa, ha un figlio, ma il sound è l’unica cosa che conti davvero.
Inizia a spacciare quando la marijuana non è ancora illegale, è abile e si destreggia al punto che, nello slang, mezz diventa sinonimo di spinello.
La vita di Mezzrow narrata da lui stesso è tra i migliori strumenti che si possano avere per comprendere la straordinaria avventura del blues, all’interno di una cornice fatta di miseria, cultura di strada, impresari senza scrupoli e l’infinità e varia umanità che ha contribuito a costruire l’America e la cui storia è stata così raramente raccontata.
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Scheda Bibliografica
Autori | Bernard Wolfe, Milton “Mezz” Mezzrow |
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Pagine | 280 |
Formato | 13×20 |
Collana | Tutte Le Strade |
ISBN | 9788867181032 |