PAROLE INARRESTABILI
Da Genova alla Val di Susa, lettere dal carcere dei militanti italiani
Repressione e carcere sono da sempre elementi intrinsechi a ogni percorso di lotta che si schiera nel campo avverso a quello del potere costituito. Se i codici di legge sono uno strumento di ratifica e rafforzamento dei rapporti di forza presenti nella società, è naturale che non vi sia processo di cambiamento radicale, o addirittura rivoluzionario, senza che coloro che vi partecipano infrangano quei codici e finiscano privati della propria libertà proprio in base alle leggi che regolano il mondo che si vuole cambiare. E così il carcere stesso è da sempre un terreno di lotta, sia sul piano della vita interna che su quello della dialettica con chi continua a lottare «fuori».
L’importanza e il valore delle lettere dal carcere affondano perciò le proprie radici nell’eterna vicenda della lotta per la liberazione, individuale e collettiva. Negli ultimi anni sono tornati a crescere i numeri di chi ha conosciuto il carcere a causa della propria militanza politica o per un semplice moto di ribellione: dal G8 di Genova, passando per la Val di Susa, le occupazioni delle case o le «adunate» del 15 ottobre 2011 e del 14 novembre 2012, questo libro raccoglie le testimonianze più significative nate nel corso di quelle lotte e scritte da compagne e compagni che hanno pagato con la privazione della libertà il prezzo delle proprie idee.
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Scheda Bibliografica
Autore | a cura di Matthias Moretti |
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Pagine | 224 |
Formato | 13×20 |
Collana | Tutte Le Strade |
ISBN | 9788867180882 |