Alessandro Gatta, “Negretta, libri per svegliare le coscienze”, Brescia Oggi, 9 agosto 2020

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La Casa dei Popoli di Desenzano, che raccoglie l’arcipelago antagonista del Garda lancia una campagna antirazzista con dedica (provocatoria) al sindaco e alla giunta di Salò, ancora sul tema della cittadinanza onoraria mai revocata a Benito Mussolini: da qui al 7 settembre, termine ultimo per la consegna, gli attivisti dell’associazione desenzanese chiedono a cittadini e associazioni di raccogliere libri sul tema del razzismo che poi verranno consegnati al sindaco Gianpietro Cipani il prossimo 8 settembre, la data simbolica dell’armistizio del 1943. «L’INIZIATIVA prende ispirazione dalle vicende seguite all’assassinio di George Floyd negli Stati Uniti – spiegano dalla Casa dei Popoli – che hanno riportato alla ribalta della cronaca la presenza ancora forte del razzismo e delle discriminazioni nella società contemporanea». «È doveroso riconoscere come la nostra Italia non ne sia immune, e non sia quindi riuscita a liberarsi da quelle radici culturali e politiche che guardano al Garda, tra il 1943 e il 1945, come a un simbolo (erano gli anni della Repubblica di Salò, ndr). Sarebbe stato un segnale importante, in questa direzione, la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, promulgatore tra le tante atrocità anche delle leggi razziali del 1938, ma il Comune ad oggi ha sempre rifiutato di prendere qualsiasi decisione». L’INVITO è rivolto ad «associazioni e singole persone», che possono aderire alla campagna «inviando un testo, che tratti il tema razzismo, corredato da una dedica contenente un pensiero personale da consegnare al Comune di Salò. gli interessati possono contattare la Casa dei Popoli direttamente su Facebook oppure telefonando ai numeri 340 7447217 e 392 626420. «Il libro che invieremo come Casa dei Popoli – continuano gli attivisti – sarà ’Negretta-Baci razzisti’ di Marilena Umuhoza Delli: l’autrice ha già personalmente aderito alla campagna e ci ha inviato una copia del testo corredata di propria dedica autografata». Il dibattito sulla cittadinanza onoraria a Mussolini era tornato in consiglio comunale a Salò nel febbraio scorso, su sollecito della minoranza, a poche settimane dal lockdown: dopo una lunga discussione, tante polemiche e una seduta blindata, la maggioranza aveva poi deciso di non revocare il titolo concesso al duce nel lontano 1924.

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