COMBATTERE PER POTER COMBATTERE
Storia del pugilato femminile: dalle pioniere della boxe fino alle campionesse dei giorni nostri
Combattere per poter combattere. Questo è quello che si può dire nell’introdurre la storia della boxe femminile. Una storia che, a tutti gli effetti, scorre parallela alla lotta per l’emancipazione delle donne e che, affondando le radici nel Settecento e nel secolo dei Lumi, arriva fino ai giorni nostri: un tempo in cui si registrano i nomi di campionesse in grado di riscuotere borse milionarie per incontri di cartello trasmessi in mondovisione, senza che questo abbia risolto questioni annose, dal gap salariale fino alla libertà di decidere del proprio corpo. Da Nell Saunders, la donna che nel 1876 si aggiudicò il primo match “ufficiale” di boxe nella storia del pugilato femminile, a Katie Taylor, il cui combattimento contro Amanda Serrano verrà considerato “evento dell’anno” nel 2022 dalla rivista «The Ring», Combattere per poter combattere scava nelle radici di uno sport cruciale nella battaglia contro i pregiudizi di genere. Un’epopea che, con atlete come Marian “Lady Tyger” Trimiar e Jackie Tonawanda, dovette affrontare i giudici dei tribunali in match più duri da quelli da disputare sul ring per vedersi riconoscere il diritto di praticare il pugilato ai massimi livelli. Ma anche un’avventura in grado, sebbene solo nel 2012, di contendersi lo sguardo nel mondo conquistando l’ammissione alle Olimpiadi di Londra. Il libro di Iacopo Ricci e Marta Sicigliano, da questo punto di vista, recupera, insieme alla storia della boxe femminile, quella che possiamo considerare la memoria rimossa di uno sport globale.
€12.40
Scheda Bibliografica
Autori | Iacopo Ricci – Marta Sicigliano |
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Pagine | 112 con illustrazion in b/n |
Formato | cm 13 x 20 brossurato con bandelle |
Hellnation Libri | Sport Popolare |
ISBN | 9788867184637 |
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