Nato a Genova nel 1893, è considerato uno dei più influenti dirigenti comunisti della storia. Tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, dopo l’arresto di Gramsci, ne resse le sorti fino alla sua morte, avvenuta a Jalta, in Crimea, nel 1964. Nel corso della sua vita, ha attraversato in qualità di rappresentante dell’Internazionale l’epopea della resistenza al fascismo e della guerra civile spagnola. Nell’Italia del dopoguerra, oltre all’ininterrotto lavoro di dirigente politico e all’attività parlamentare, si dedicò a un’intensa attività di studio e di ricerca sulla storia del comunismo e sulla storia d’Italia e per immettere l’opera e il pensiero di Antonio Gramsci nella cultura italiana.